Milano 5 ottobre 2004
Scetticismo, anti-americanismo, pregiudizio sono i motivi che mi hanno tenuto lontano da questo stile di Reiki per molti anni. Poi, non so perchè ho deciso di approfondire l’argomento. Mi era successa la stessa cosa per Karuna Reiki. Con il senno del poi posso sempre dire, probabilmente non ero pronto, ma questa è una giustificazione legata alla vecchia energia, al vecchio paradigma. Si professa di essere aperti, ricettivi, ma poi, si cade sempre nelle stesse dinamiche. Si ha la presunzione di essere portatori del verbo e ci si autolimita. Quando leggevo il nome dato da Rend a questo seminario, mi chiedevo che cosa potesse mai insegnare di avanzato su Reiki, non vi nascondo che il mio pensiero cadeva sempre sul Bussiness, e dicevo trame e me, che furbacchione questo Rand, si è inventato un nuovo seminario. Ad alimentare questo mio pensiero c’era anche il fatto che Rand lo proponesse come step intermedio tra il secondo livello ed il Master di Reiki o di Karuna Reiki.

Esempio di Griglia Reiki, per attivarla è necessaria una cerimonia particolare che verrà insegnata nel seminario ART
Ricevuti gli insegnamenti di ART, mi sono reso conto della bellezza e della validità di questo seminario. Soprattutto per il suo approccio spirituale semplice ed efficace. Il Reiki giunto in occidente, come ormai sappiamo, è stato molto modificato da Hayashi e dalla signora Takata, queste modifiche, o meglio questo ridimensionamento hanno allontanato Reiki dalla sua visione principalmente spirituale proponendolo principalmente come terapia olistica. ART, è in modo semplice ed efficace, uno strumento che riporta Reiki alla dimensione Spirituale, con delle meditazioni semplici e potenti che sfruttano le antiche conoscenze dello Yantra Yoga, utilizzate nel Tantra del Buddismo Tibetano e a una meditazione/invocazione in movimento che si rifà a tecniche di Qi Gong ed all’approccio invocativo utilizzato nella Teosofia. L’importanza di queste meditazioni è il fatto stesso di abbinare alla pratica del Reiki la meditazione stessa.
Chi mi segue sa bene che sono stato uno dei primi ad inserire nei seminari di Reiki nella sua versione occidentale una parte dedicata alla meditazione come potente strumento per espandere la coscienza. Ignaro che in Art stata fatta la stessa cosa.
Tutto è in evoluzione, ed anche Reiki non è esente da questa evoluzione, anche perchè si lavora con l’Energia Universale, la quale per antonomasia non ha limiti. I limiti siamo noi a metterli con la nostra mente che giudica e decide cosa sia reale e cosa no. Il seminario ART ci da l’opportunità di andare ulteriormente oltre questi limiti facendoci scoprire una nuova dimensione di Reiki stesso, ma soprattutto di noi stessi, come riflesso microcosmico dell’universo.
Inoltre in ART viene dato anche il quarto simbolo, con delle istruzioni semplici ma efficaci sul suo utilizzo. Si utilizzano i Cristalli (6 laser di quarzo, una drosa di ametista, una piramide o una sfera ed un cristallo Maestro) che uniti al simbolo dell’Antakarana (antico simbolo utilizzano nel Buddimo Tibetano), si utilizzano per creare una Griglia Reiki che ha lo scopo di inviare costantemente energia a distanza, alle persone inserite al suo interno. Si impara una tecnica chiamata chirurgia psichica ed altro ancora.
Per concludere direi che ART ci avvicina ulteriormente alla visione originaria Spirituale di Reiki i modo semplice ed efficace. Le iniziazioni di ART ci fanno sperimentare un’energia che si manifesta come Amore/Dolcezza andando a risvegliare quelle parti di noi in risonanza con essi.
P.S. dopo aver ricevuto gli insegnamenti tradizionali giapponesi dal Maestro Inamoto reputo inutile ricevere gli insegnamenti ART
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