Eutanasia e spiritualità

In questo articolo cercherò in modo semplice di affrontare il delicatissimo tema dell’eutanasia secondo gli insegnamenti dei più grandi maestri spirituali.

Sono diversi anni che il tema dell’eutanasia viene discusso e come ben sappiamo le opinioni sono come sempre contrastanti. Politici, società civile e religioni hanno opinioni al loro stesso interno contrastanti.

Se guardiamo l’argomento dal punto di vista dei sostenitori dell’eutanasia che affermano il diritto di libera scelta del malato di decidere se interrompere la propria vita, come non dargli ragione. Credo che il diritto di scelta e la possibilità di esercitare il libero arbitrio sia un diritto per tutti quanti noi.

Da questo punto di vista dare la possibilità ad un malato senza una oggettiva possibilità di guarigione afflitto da una grande sofferenza di decidere di seguire il percorso della dolce morte potrebbe essere interpretato come un grande atto di amore.

Molto spesso i parenti stessi del malato approvano la scelta dello stesso e si battono affinchè sia data questa possibilità come un atto di amore  e libertà di scelta individuale. Argomentazione assolutamente condivisibile io stesso se mi limito all’osservazione della sofferenza senza possibilità di guarigione sarei propenso all’eutanasia.

Le religioni affermano che l’eutanasia è inconcepibile in quanto nessuno ha il diritto di interrompere una vita umana donata dal Signore, solo Lui può decidere come e quando una persona debba morire in quanto la vita è il più grande dono di amore che ci sia stato fatto dal creatore.  Anche qui se mi soffermo solamente a questo punto di vista non posso che essere d’accordo con questa teoria.

Ma, entrambe sono motivazioni limitate oltre che in palese contrasto tra di loro. Questo tipo di situazioni si vengono a creare quando manca una visione completa della realtà, in entrambi i punti di vista manca la conoscenza corretta che li porterebbe entrambi con la stessa motivazione dell’amore a fare a scelta giusta dettata dalla corretta consapevolezza.

Non possiamo non tener presente due aspetti fondamentali strettamente legati e consequenziali che sono il karma e la reincarnazione. Nel momenti in cui abbiamo conoscenza di queste due realtà spirituali, non possiamo che arrivare per amore a prendere tutti la stessa decisione. Per approfondire karma e reincarnazione ti consiglio questo video: Karma e reincarnazione.

Come sappiamo secondo la teoria della karma la stessa malattia è per l’appunto un’esperienza karmica che il malato deve fare. Pertanto se togliamo a quest’anima la possibilità di esaurire completamente il karma determinate la malattia attraverso l’interruzione anticipata della vita per mezzo dell’eutanasia non facciamo altro che posticipare quest’esperienza alla vita successiva di quest’anima.

Come ci insegnano i maestri nel susseguirsi di vite il camino dell’anima è lineare. Facciamo un esempio, se un’anima muore da alcolista, nella successiva incarnazione sarà sicuramente ancora alcolista, e questa propensione caratteriale (vasana) continuerà all’infinito fino a quando il soggetto in questine non riuscirà a superare questa dipendenza. Nel caso del processo karmico legato alla malattia qualora il soggetto non esaurisca completamente questa esperienza se la ritroverà come l’ombra che segue il corpo.

Alla luce di questa informazioni forse il miglior atto d’amore che possiamo fare è assistere il malato con tutti il nostro cuore e con tutti i mezzi possibili per cercare di alleviare la sua sofferenza fisica, mentale e spirituale, ma lasciare che la vita (karma) faccia il suo naturale corso fino alla morte così come deve essere.

Per concludere potremmo dire che seppur le varie teorie hanno l’amore come motivazione, lo stesso amore dovrebbe essere non solo una forte sentimento, ma un sentimento consapevole dato dalla conoscenza del funzionamento delle leggi universale che Dio ha creato con il suo infinito amore lasciandoci sempre e comunque liberi di scegliere qualsiasi direzione da dare alla nostra vita, ma con la consapevolezza che qualsiasi nostra scelta porterà inevitabilmente ad una reazione.

Tale reazione se la scelta è stata motivata dalla giusta consapevolezza sarà utile e positiva per velocizzare la nostra evoluzione, in caso contrario sarà sempre utile e positiva, in quanto lo stesso karma (esperienza di vita) anche nella scelta non consapevole ci porterà inevitabilmente alla giusta comprensione e scelta, in questo caso allungando indefinitamente il processo evolutivo.